PROGETTO DI TUTELA DELLE FAGGETE DEL FALTERONA ESTESO FINO AL 2028

PROGETTO DI TUTELA DELLE FAGGETE DEL FALTERONA ESTESO FINO AL 2028

Stefano e Denise nelle faggete del Falterona

L’azienda Freschi&Vangelisti ha prorogato fino al 2028 l’accordo con Federparchi per realizzare il progetto “Istituzione di un regime di tutela per la foresta di faggio di Monte Falterona, alle Sorgenti dell’Arno”.

 

Grazie a questo progetto, Federparchi ha prorogato fino al 30 settembre 2028 l’istruttoria che ha come scopo l’istituzione del regime di protezione totale di una porzione di 30 ettari di foresta di faggio nella zona di Capo d’Arno, dove nasce il terzo fiume d’Italia nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e

Campigna, l’ente parco ha contribuito al progetto individuando e rendendo disponibile la superficie.

Denise e Stefano continuano: “Le antiche Faggete del nostro Parco sono già Patrimonio dell’Umanità. Ci sentiamo in dovere di dare un’opportunità a questi boschi, di farli crescere ancora perché rappresentano il bene più prezioso che abbiamo. Personalmente e come azienda, dobbiamo tanto a questi faggi che ci hanno ispirato nuovi percorsi creativi, di cui ci faremo promotori come famiglia. Percorsi che saranno legati a un nuovo progetto che parla di arte, cultura e valorizzazione del patrimonio delle comunità. Ringraziamo i vertici del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e Federparchi, per averci sostenuto e affiancato in questo percorso”.

Denise in visita all’amico Fabio Clauser

 

Il progetto interessa una foresta di Faggio di 30 ettari, collocati in una area di particolare interesse naturalistico e ambientale la cui superficie ricade nel Comune di Pratovecchio Stia, già di proprietà dell’Ente Parco. Nell’area non verrà effettuata alcuna forma di sfruttamento forestale in quanto destinata ad incrementare la quantità di biomassa forestale così da assorbire e stoccare per decenni importantissime quantità di carbonio.

La foresta garantisce, inoltre, servizi ecosistemici fondamentali essendo un tipo di habitat di grande valore, ideale per molte specie, e che assicura il ciclo dell’acqua purissima alla sorgente dell’Arno, e offre un ambiente eccellente e salutare per i visitatori. La Foresta ricade nella Zona Speciale di Conservazione denominata IT5180002 “Foreste dell’Alto Bacino dell’Arno” della Rete europea Natura 2000.

Alcuni faggi dell’area di protezione sostenuta da Freschi&Vangelisti

Denise e Stefano hanno voluto festeggiare la decisione della proroga del percorso di tutela condividendola con il decano dei forestali italiani ovvero l’ultracentenario Fabio Clauser.

Denise ha comunicato personalmente la decisione a Clauser in una visita di cortesia e condivisione in nome dell’amicizia, ma anche della stima verso questo uomo secolare, protettore dei boschi.

Denise ha parlato lungamente con il dottor Clauser di questo progetto che lui ha accolto con grande felicità.

Nella conversazione avuto con il centenario, è emerso che nella sua carriera oltre ad essere stato il promotore dell’istituzione della prima riserva integrale d’Europa nel 1959, quella di Sasso Fratino, ha piantato qualche milione di alberi.

La bellezza di un faggio e la sua forza protettrice nel Creato

Questo uomo secolare ha detto a Denise di aver imparato dagli alberi due cose fondamentali: speranza e pazienza.

Denise commenta: “Nuovamente capiamo quanto grande sia il suo cuore e quanto bella la sua intelligenza ancora viva e protesa al futuro. La pazienza è infatti il coraggio di saper soffrire e deriva dal verbo latino “pati”, da cui “pazienza”.

Ma la pazienza è anche l’arte di avere speranza, di perseverare, di resistere, sapendo che ogni cosa accade a suo tempo. Gli alberi lo sanno bene.

Faggi e bellezza

Citando le Bucoliche di Virgilio, Clauser ha abbracciato nella sua vita la causa degli alberi, li ha difesi contro un mondo che ha scelto altre strade che oggi, purtroppo, ci appaiono oscure. I suoi faggi sono, oggi, un po’ anche i nostri o almeno nostra è la speranza che i faggi del Monte Falterona, che abbiamo deciso di proteggere in modo integrale con un accordo con Federparchi – possano dare ombra a tante generazioni di bambini del futuro”.